s

Francesco Somaini

La Stagione Americana

L’importante personale di Somaini, proposta dalla galleria Open Art di Prato, documenta in grande sintesi le serie di motivi che hanno caratterizzato le varie fasi della stagione informale dello scultore lombardo, con esemplari scelti delle Verticali, delle Orizzontali e delle Oblique, dei Martìri e dei Feriti, delle successive Memorie dell’Apocalisse, dei Racconti e delle Figure di Fuoco. Opere che, in buona parte, sono state in collezioni americane o sono state esposte nelle mostre che l’artista ha effettuato oltreoceano in quegli anni. Ne scrive ora Francesco Tedeschi, proseguendo i suoi studi sulla fortuna dell’arte italiana negli USA, confluiti nella mostra “New York New York. Arte Italiana. La riscoperta dell’America”, da lui curata e allestita al Museo del Novecento e alle Gallerie d’Italia di Milano nel 2017. Tra le opere esposte figurano anche alcuni esemplari delle serie di motivi avviati da Somaini dopo la stagione informale, come i Bozzetti del monumento ai Marinai d’Italia di Milano, le Cadute dell’uomo e i Da Sotto, legati alla riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano, innescata dal contatto con la cultura americana durante i numerosi viaggi compiuti negli Stati Uniti e maturata nel corso delle esperienze di collaborazione con gli architetti, che lo hanno condotto alla realizzazione di opere monumentali per le città di Atlanta, Baltimora e Rochester. Argomento, questo, affrontato nella mostra allestita alla Triennale di Milano nel 2017 “Francesco Somaini. Uno scultore per la città. New York 1967-76”, curata da Enrico Crispolti e da chi scrive.

 

Luisa Somaini
Archivio Francesco Somaini